domenica 9 novembre 2008

Italia Langobardorum

E’ un “Sito seriale”, costituito dall’insieme dei beni artistico-monumentali “unici ed eccezionali” relativi al periodo di massimo fulgore della cultura e dell’arte dei Longobardi, custoditi in 7 luoghi, dal Nord al Centro-Sud d’Italia.

Per il suo straordinario valore, nel 2008 il “Sito seriale” di “Italia Langobardorum” è stato ufficialmente candidato dal Governo italiano per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Si tratta della candidatura più articolata e complessa mai proposta all’UNESCO.

Nella sua originalissima costruzione a “rete-di-reti” – determinata dalla adozione di uno specifico Piano di Gestione – il Sito seriale “Italia Langobardorum” da un lato rappresenta una inedita proposta turistico-culturale e, dall’altro lato, assume la veste di strumento complesso di sviluppo non soltanto per i Territori direttamente coinvolti nella candidatura (quelli in cui esiste il Patrimonio artistico-monumentali di assoluta valenza) ma per tutti i luoghi di matrice storica longobarda.

La candidatura prevede inoltre la costruzione di "Itinerari longobardi" lungo percorsi regionali (i Territori dei Ducati di riferimento dei Luoghi inseriti nella candidatura UNESCO), nazionali (riferiti ad altri centri significativi di matrice longobarda) ed europei (direttrici del “Corridoio geoculturale”).

Nonostante la divergenza di opinioni sulla datazione di alcuni monumenti o le diverse interpretazioni che si possono ancora registrare su taluni particolari aspetti, è ormai opinione condivisa che i Longobardi, nell’arte, nella cultura scritta e nel diritto, recuperarono, continuarono e rinnovarono l’antichità romana classica e post classica, anticipando quella renovatio tradizionalmente attribuita all’età carolingia. Ben prima della scuola di corte di Carlo Magno, infatti, i Longobardi seppero assimilare le forme dell’antico, caricandolo di nuovi significati e di una forte componente innovativa.

In particolare, il recupero della cultura architettonica e decorativa romana e bizantina - sostenuta da una forte attività creatrice ispirata dalla conversione al cristianesimo, ma fondata sempre sulla conservazione della propria entità etnica - dette luogo tra la fine del VII e l’VIII sec. ad una fioritura artistica che si sviluppò nel nord, nel centro e nel sud dell’Italia e si diffuse dalle corti urbane ad una larga parte dei territori italiani.

Nelle manifestazioni monumentali di questa tarda età longobarda, le cui eccellenze si presentano con questa candidatura, si può cogliere la complessità del processo avviato dai Longobardi, ed ereditato dall’impero di Carlo Magno, che trasformò la cultura antica, individuando alti momenti di sintesi, ma anche di differenziazione rispetto a quella del mondo mediterraneo, proiettandola verso l’Europa.

I beni inseriti nella candidatura del Sito “Italia Langobardorum”. Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)" rappresentano, ognuno per la propria tipologia specifica, il modello più significativo o quello più conservato tra le numerose testimonianze diffuse nel territorio nazionale e, nel loro insieme, rispecchiano l’universalità della cultura longobarda al suo apice.

Nel portale, che sarà costantemente implementato, troveranno posto anche documenti, itinerari, link, bibliografie, eventi, contributi scientifici.

Visita il sito: www.italialangobardorum.it.