lunedì 13 settembre 2021

Sicilia Normanna

Questo progetto è uno sforzo per documentare l’eredità culturale della Sicilia negli anni 1061-1194 - un periodo di trasformazione nella storia dell’isola – utilizzando le pubblicazioni, la fotografia, le tecnologie web e di geolocalizzazione per identificare e studiare monumenti fatiscenti, a rischio e/o di difficile accesso. I castelli dell’isola, i monasteri, le chiese, i palazzi, i ponti e altri monumenti sono contenuti in un database NoSQL che fornisce la massima flessibilità di memorizzazione dei dati, nonché nella richiesta e nella restituzione delle informazioni. Il sito, che è in fase di costruzione, è stato sviluppato con un occhio attento nei confronti della sua utilizzabilità, che incoraggia sia gli studiosi che gli studenti ad interagire con l’interfaccia e a saperne di più sul passato Normanno della Sicilia. Ogni sito storico ha la propria pagina separata, incorporata con le informazioni pertinenti, comprese foto e localizzazione su una mappa regionale. La geolocalizzazione fa sì che ci si possa spostare tra i siti storici e successivamente saranno sviluppate versioni dell’interfaccia disponibili per gli utenti di tablet e smartphone. Tale funzione è particolarmente preziosa, in quanto è difficile raggiungere molti di questi siti poiché spesso non sono ben segnalati e si trovano ad altitudini significative. Col tempo, sarà disponibile un indicatore di visualizzazioni per aiutare a dare un senso al sistema dei dati. Questi includeranno grafici di densità per i monasteri e le fortificazioni, nonché grafici a torta che offriranno informazioni sulle case religiose della Sicilia (comparazione tra Latini e Greci, ordine monastico, status, ecc…). La chiave del sito saranno i diversi saggi. Alcuni interpreteranno i dati che abbiamo raccolto relativi ad un ampio contesto storico, fornendo una maggiore comprensione della società normanna. Altri considereranno i dati in un quadro di sostenibilità.
 
Uno degli aspetti più innovativi di questo sito è il suo focus sulla sostenibilità. Oltre a trattare questi monumenti come testamenti di un vibrante passato, questo progetto, questo progetto si approccia ad essi come se fossero organismi viventi - sopravvissuti a secoli di prove e tribolazioni climatiche - che hanno un disperato bisogno di essere fisicamente esaminati. Una collaborazione in corso con Dr. Greg Pope del Montclair State University Department of Earth and Environmental Studies ci consente di valutare l’integrità di alcuni di questi monumenti e di condividere queste informazioni nei registri dei vari siti. In questo modo, il Norman Sicily Project fornisce un approccio critico poiché si considera non solo ciò che tali monumenti rivelano sul passato, ma anche ciò che ci si potrebbe aspettare dalla loro futura sopravvivenza.

martedì 11 maggio 2021

Cammini Bizantini

Cammini Bizantini è un progetto integrato di sviluppo locale dell’Associazione Culturale «Gazània» Aps, che coniuga la ricerca storica con la progettazione di percorsi di mobilità lenta.
I Cammini non seguono un percorso  ‘filologico’ in senso stretto,  ma cercano di valorizzare  gli antichi sentieri e le vie medievali,  nell’intento di collegare i borghi tra di loro  in una compatta rete di percorsi, e promuovere, così, le aree interne dell’Appennino Lucano. I cammini sono infatti per noi  uno strumento di conoscenza e di approfondimento  dell’identità dei luoghi.
Vogliono raccontare la storia e la spiritualità  di un territorio all’insegna del monachesimo orientale,  che lo connotò ben oltre l’età medievale, e oggi si presenta in una veste quanto mai attuale.  La preghiera, il lavoro, il contatto con la natura,  le arti, la lettura e il rapporto con la comunità locale  rendono l’esperienza del pellegrino  unica e assolutamente a misura d’uomo.
Le tappe dei cammini collegano eremi e monasteri,  che plasmarono l’Europa – nel caso particolare quella sua parte mediterranea  che gravitò piú a lungo nell’orbita dell’Impero di Bisanzio: Grecia e Italia meridionale e insulare –  in un’esaltante combinazione di fede e cultura.
Per tutte le infromazioni visita il sito !

domenica 25 aprile 2021

Palio dei Normanni di Piazza Armerina

Ogni anno la città di Piazza Armerina (EN), dal 12 al 14 agosto, rivive suoni e atmosfere del periodo medievale con il Palio dei Normanni.
Nella stupenda cornice del centro storico oltre 400 figuranti tra dame, cavalieri, musici, truppe e milizie creano un suggestivo "ritorno al passato", rievocando le leggendarie battaglie combattute dai Normanni di Roberto e Ruggero d'Altavilla che, a partire dal 1061, con il miracoloso ausilio della Vergine Maria, liberarono la Sicilia dal secolare dominio Saraceno e la riportarono alla cristianità. 
Un'esperienza unica e irripetibile che l'intera città vive con passione in attesa della "Quintana del Saraceno" (14 agosto) dove i quattro quartieri storici si affrontano in un'entusiasmante torneo per aggiudicarsi il Palio raffigurante l'effigie di Maria Santissima delle Vittorie, patrona della città e della diocesi di Piazza Armerina (EN), che leggenda vuole sia stata donata alla città dal Gran Conte Ruggero al termine della conquista.
Visita la pagina Facebook del Palio dei Normanni !

mercoledì 6 gennaio 2021

I Barattieri

Il Gruppo Gioco Medioevale A.S.G.S. I BARATTIERI, durante le manifestazioni a cui partecipa presenta giochi che in epoca medioevale erano fra i più amati dalla popolazione di quei tempi lontani.
Il Gruppo si occupa di giochi utilizzati da adulti, tralasciando palloni, fischietti, trottole, bambole, cavalli-bastone, ecc. che erano giochi per i bambini.
Possiamo sostanzialmente dividere in tre gruppi i giochi conosciuti nel Medioevo: 
- I giochi d’azzardo, primi fra tutti quelli con i dadi e le carte (i giochi con le carte non sono trattati dal nostro gruppo). 
- I giochi di intelligenza, fra cui la Dama, il Domino, gli Scacchi, l’Alquerque. 
- I giochi di intelligenza con i dadi, fra cui il Tric Trac e i giochi delle Tavole; spesso considerati anch’essi d’azzardo dato che si utilizzavano i dadi per il loro svolgimento; erano permessi solo in certe occasioni e in spazi aperti.
Il gruppo de "I Barattieri" ha ricostruito oltre 15 tavolieri, per lo più tratti da un libro del 1200, opera di Alfonso X il saggio.Altri studi hanno permesso anche la costruzione di tavolieri utilizzati anche in zone lontane dalla penisola italiana, derivanti da popoli antichi quali i Vichinghi.
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