Il progetto, finanziato dalla Direzione generale per gli archivi e realizzato dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia, d’intesa con i soggetti proprietari degli archivi, nasce dall’esigenza di rendere fruibili agli utenti i fondi pergamenacei, non sempre facilmente accessibili, conservati in archivi di enti ecclesiastici, in archivi di privati e in archivi di enti pubblici pugliesi.
Dei documenti pergamenacei, appartenenti a tali fondi, inseriti nella banca dati Pergamo, sono consultabili sia le immagini digitali che le schede descrittive.
La banca dati è costituita dalle immagini digitali e dalle schede descrittive dei documenti dei fondi pergamenacei appartenenti ad archivi di enti ecclesiastici, di enti pubblici e di privati finora trattati (circa 8000 alla data attuale).
È possibile visualizzare i fondi pergamenacei per provincia.
Gli obiettivi del progetto Pergamo
Il progetto Pergamo è stato realizzato dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia allo scopo di costituire una banca dati dei fondi pergamenacei pugliesi nella quale i documenti pergamenacei, riprodotti digitalmente e schedati archivisticamente, siano disponibili ad una fruizione più agevole e allargata.
Pensato come strumento di accesso al patrimonio documentario, capace di rimediare alla mancanza di personale e ai limitati orari di apertura degli archivi, il progetto dispiega in pari tempo un efficace azione di tutela sulla materialità dei documenti dal momento che li sottrae alla manipolazione e ne preserva la memoria storica.
Finanziamenti
Il progetto Pergamo, operativo dal 1999, avviato con fondi residui del finanziamento straordinario previsti dalla Legge 145/1992 (giacimenti culturali) è attualmente finanziato con i fondi ordinari del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale degli archivi.
Fasi di attuazione
- Responsabile progetto: Domenica Porcaro Massafra, Soprintendente archivistico per la Puglia
- direzione tecnico-scientifica: Carla Palma, archivista di Stato direttore coordinatore
- responsabili tecnici: Giovanni B. L'Abbate (fino all’anno 2000), Riccardo Marino (dall’anno 2001).
Operatori:
Nella fase preparatoria il gruppo di lavoro della Soprintendenza e la ditta Solving s.r.l. hanno collaborato, ciascuno per le sue competenze, alla definizione e alla elaborazione del programma informatico per la costituzione e per la consultazione dell'archivio digitale delle pergamene pugliesi.
Nella fase di avvio sperimentale la riproduzione digitale è stata affidata alla ditta Solving s.r.l., la schedatura archivistica ad operatori professionali della cooperativa Progetto Cultura s.c.r.l.
Sono stati riprodotti e schedati cinquemila documenti su pergamena appartenenti a dodici archivi ecclesiastici e ad un archivio privato.
Nella successiva fase di attuazione si è reso necessario sviluppare nuovamente il software di acquisizione e di consultazione, lavoro eseguito dalla Unocom di Lopez Angelo & C. Alla stessa impresa, che ha curato la riproduzione digitale di materiale pergamenaceo, è stata affidata la gestione, la manutenzione e lo sviluppo del sistema informativo. La banca dati in tale fase si è accresciuta di circa duemilacinquecento documenti pergamenacei appartenenti a tre archivi ecclesiastici, già inclusi nel progetto, e ad un archivio privato.
La banca dati viene continuamente incrementata in relazione ai finanziamenti disponibili.
Soggetti partecipanti - convenzioni
Durante le fasi operative la Soprintendenza ha organizzato vari incontri di studio sui temi dell'accesso e della fruizione dei beni archivistici allo scopo di definire i termini di collaborazione tra l'amministrazione statale e i soggetti proprietari per la gestione e la valorizzazione della banca dati realizzata. In particolare, per quanto riguarda gli archivi ecclesiastici proprietari della maggior parte dei fondi pergamenacei riprodotti, si è reso necessario stipulare, tra il Soprintendente e ciascun Vescovo diocesano, sulla base delle Intese concordatarie tra Stato e Chiesa, una convenzione che detta le linee generali per l'utilizzo dell'archivio digitale.
Completano l'offerta del sito, la Guida alla consultazione (PDF), le modalità del Servizio riproduzioni, una vasta raccolta di Link utili.
>>; vai al sito.
Dei documenti pergamenacei, appartenenti a tali fondi, inseriti nella banca dati Pergamo, sono consultabili sia le immagini digitali che le schede descrittive.
La banca dati è costituita dalle immagini digitali e dalle schede descrittive dei documenti dei fondi pergamenacei appartenenti ad archivi di enti ecclesiastici, di enti pubblici e di privati finora trattati (circa 8000 alla data attuale).
È possibile visualizzare i fondi pergamenacei per provincia.
Gli obiettivi del progetto Pergamo
Il progetto Pergamo è stato realizzato dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia allo scopo di costituire una banca dati dei fondi pergamenacei pugliesi nella quale i documenti pergamenacei, riprodotti digitalmente e schedati archivisticamente, siano disponibili ad una fruizione più agevole e allargata.
Pensato come strumento di accesso al patrimonio documentario, capace di rimediare alla mancanza di personale e ai limitati orari di apertura degli archivi, il progetto dispiega in pari tempo un efficace azione di tutela sulla materialità dei documenti dal momento che li sottrae alla manipolazione e ne preserva la memoria storica.
Finanziamenti
Il progetto Pergamo, operativo dal 1999, avviato con fondi residui del finanziamento straordinario previsti dalla Legge 145/1992 (giacimenti culturali) è attualmente finanziato con i fondi ordinari del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale degli archivi.
Fasi di attuazione
- Responsabile progetto: Domenica Porcaro Massafra, Soprintendente archivistico per la Puglia
- direzione tecnico-scientifica: Carla Palma, archivista di Stato direttore coordinatore
- responsabili tecnici: Giovanni B. L'Abbate (fino all’anno 2000), Riccardo Marino (dall’anno 2001).
Operatori:
Nella fase preparatoria il gruppo di lavoro della Soprintendenza e la ditta Solving s.r.l. hanno collaborato, ciascuno per le sue competenze, alla definizione e alla elaborazione del programma informatico per la costituzione e per la consultazione dell'archivio digitale delle pergamene pugliesi.
Nella fase di avvio sperimentale la riproduzione digitale è stata affidata alla ditta Solving s.r.l., la schedatura archivistica ad operatori professionali della cooperativa Progetto Cultura s.c.r.l.
Sono stati riprodotti e schedati cinquemila documenti su pergamena appartenenti a dodici archivi ecclesiastici e ad un archivio privato.
Nella successiva fase di attuazione si è reso necessario sviluppare nuovamente il software di acquisizione e di consultazione, lavoro eseguito dalla Unocom di Lopez Angelo & C. Alla stessa impresa, che ha curato la riproduzione digitale di materiale pergamenaceo, è stata affidata la gestione, la manutenzione e lo sviluppo del sistema informativo. La banca dati in tale fase si è accresciuta di circa duemilacinquecento documenti pergamenacei appartenenti a tre archivi ecclesiastici, già inclusi nel progetto, e ad un archivio privato.
La banca dati viene continuamente incrementata in relazione ai finanziamenti disponibili.
Soggetti partecipanti - convenzioni
Durante le fasi operative la Soprintendenza ha organizzato vari incontri di studio sui temi dell'accesso e della fruizione dei beni archivistici allo scopo di definire i termini di collaborazione tra l'amministrazione statale e i soggetti proprietari per la gestione e la valorizzazione della banca dati realizzata. In particolare, per quanto riguarda gli archivi ecclesiastici proprietari della maggior parte dei fondi pergamenacei riprodotti, si è reso necessario stipulare, tra il Soprintendente e ciascun Vescovo diocesano, sulla base delle Intese concordatarie tra Stato e Chiesa, una convenzione che detta le linee generali per l'utilizzo dell'archivio digitale.
Completano l'offerta del sito, la Guida alla consultazione (PDF), le modalità del Servizio riproduzioni, una vasta raccolta di Link utili.
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