Le indagini storico/topografiche sul sito dell'antico Castello di Monte
Copiolo sono inziate nell'anno 1997 a cura dell'Insegnamento di
Archeologia Medievale dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".
Una successiva convenzione di scavo stipulata tra la Soprintendenza per i
Beni Archeologici delle Marche - l'Università di Urbino e il Comune di
Montecopiolo ha permesso l'avvio della prima campagna di scavo nell'anno
2002.
Il castello di Monte Copiolo, luogo di origine della famiglia comitale dei conti di Montefeltro (poi duchi di Urbino) e principale possedimento della stessa sino alla seconda metà del XIII secolo, sorge su una rupe di 1030 metri s.l.m., si trova a spartiacque tra l'alta valle del fiume Conca e la media Valmarecchia, a poca distanza dalla fortezza di San Leo (Regione Marche, provincia di Pesaro e Urbino, Montefeltro).
I ruderi del castello, fondato nel X secolo, affiorano, con strutture poderose, su una superficie complessiva di circa 9000 mq; l'insediamento, in base ad un assetto che si ripete genericamente nella maggior parte dei castelli di questa regione, era costituito da un'area sommitale (il cassero o rocca), cinta da un'imponente cortina muraria, dove si trovavano gli edifici di residenza signorile e dal sottostante abitato, distribuito lungo il terrazzo più basso e difeso anch'esso da una seconda cinta muraria in pietra calcarea. Tutte le strutture affioranti sono legate al fondo roccioso, appositamente rilavorato per accogliere le murature. Questo ha fatto si che opera dell'uomo e opera naturale si siano compenetrate in maniera tanto organica da diventare un tutt'uno costituendo il fascino di questo complesso archeologico.
L'Insegnamento di Archeologia Medievale ha deciso di porre in questo sito il suo principlae cantiere poiché è in questo luogo che i conti di Montefeltro hanno mosso i loro primi passi verso la formazione prima della contea di Montefeltro.
Il castello di Monte Copiolo, luogo di origine della famiglia comitale dei conti di Montefeltro (poi duchi di Urbino) e principale possedimento della stessa sino alla seconda metà del XIII secolo, sorge su una rupe di 1030 metri s.l.m., si trova a spartiacque tra l'alta valle del fiume Conca e la media Valmarecchia, a poca distanza dalla fortezza di San Leo (Regione Marche, provincia di Pesaro e Urbino, Montefeltro).
I ruderi del castello, fondato nel X secolo, affiorano, con strutture poderose, su una superficie complessiva di circa 9000 mq; l'insediamento, in base ad un assetto che si ripete genericamente nella maggior parte dei castelli di questa regione, era costituito da un'area sommitale (il cassero o rocca), cinta da un'imponente cortina muraria, dove si trovavano gli edifici di residenza signorile e dal sottostante abitato, distribuito lungo il terrazzo più basso e difeso anch'esso da una seconda cinta muraria in pietra calcarea. Tutte le strutture affioranti sono legate al fondo roccioso, appositamente rilavorato per accogliere le murature. Questo ha fatto si che opera dell'uomo e opera naturale si siano compenetrate in maniera tanto organica da diventare un tutt'uno costituendo il fascino di questo complesso archeologico.
L'Insegnamento di Archeologia Medievale ha deciso di porre in questo sito il suo principlae cantiere poiché è in questo luogo che i conti di Montefeltro hanno mosso i loro primi passi verso la formazione prima della contea di Montefeltro.
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