Nel 1995 il CRISM nasce dalla constatazione che, nelle aggregazioni
della medievistica italiana, era ancora scoperto lo spazio della storia
istituzionale, rinnovata nei contenuti e nei metodi (inconfondibile
dunque rispetto alla vecchia storia politica) e coniugata con la storia
regionale che rifugge dalla pura curiosità erudita e trova la sua ragion
d’essere nei metodi aggiornati e nella comparazione fra diverse realtà
geografiche. Da quel momento la «scuola di Torino» di medievistica, una
delle più accreditate d’Europa (se ne trovano riconoscimenti in articoli
delle «Annales», di «Le Moyen Age», «Panorama», «L’Espresso», «La
Stampa», «Repubblica», «Corriere della sera», «L’Unità», «Il Sole 24
Ore», ecc.) trova una sua forma organizzata e stabile.
Il CRISM ha come strumento fondamentale della sua ricerca e della sua
attività di consulenza la Biblioteca della Sezione di Medievistica e
Paleografia del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino,
la maggiore d’Italia nel suo settore, con una consistenza di oltre
35.000 volumi e circa quaranta periodici in abbonamento.
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