La banca dati dei beni culturali pugliesi ha fornito gli elementi necessari alla realizzazione di un progetto articolato in tre componenti:
Castelli. Dai monumenti federiciani alla vita di corte tra medioevo ed età moderna
Mosaici tra tardoantico e medioevo. La rilettura delle cattedrali alla luce delle nuove ricerche, dei restauri, degli scavi archeologici;
Aspetti specifici della presenza bizantina nella Regione Puglia. La civiltà rupestre nell’area ionico-salentina
I tre tematismi sono in piena sintonia con quanto previsto nei Complementi di Programmazione della Regione Puglia, Asse II – Risorse Culturali, che ha individuato nell’Itinerario normanno-svevo-angioino, nell’habitat rupestre e nel sistema archeologico regionale tre punte di eccellenza su cui puntare per incrementare la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali in Puglia.
La capillare diffusione del patrimonio architettonico regionale con i suoi castelli e le sue cattedrali, simboli del potere temporale e di quello religioso, è realtà ben nota, come la consuetudine dell’utilizzo di grotte e cavità naturali come abitazioni e rifugio per l’uomo, che ha determinato il nascere ed il consolidarsi di quel fenomeno comunemente definito “civiltà rupestre”, che caratterizza soprattutto l’epoca medievale in cui l’habitat rupestre costituì una forma di insediamento privilegiata. Il progetto si propone di fornire all’utenza una mappatura completa delle più significative emergenze relative ai tre grandi temi prescelti.
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