lunedì 31 dicembre 2007

Millenario della Cattedrale di Sarsina

La Diocesi di Cesena-Sarsina si prepara a celebrare il Millenario della Cattedrale di Sarsina dedicando a tale evento un intero anno giubilare, dal 25 Marzo 2008 alla Pentecoste del 2009, con particolari manifestazioni ecclesiali. Contestualmente l'Amministrazione Comunale, di concerto con gli Enti istituzionali presenti sul territorio regionale e provinciale, propone nell'arco dell'intero anno giubilare una serie di eventi culturali che pongono in risalto il carattere storico-artistico della Basilica Cattedrale, dell'intera Città e del territorio circostante sin oltre i confini comunali.
Gli obiettivi che ci si è proposti sono conseguiti attraverso le seguenti iniziative e interventi:
  • convegni;
  • mostre;
  • eventi culturali;
  • conferenze;
  • pubblicazioni;
  • percorsi storico-naturalistici;
  • restauri;
  • iniziative didattiche;
  • accoglienza.
Ha accompagnato nelle alterne vicende la vita di decine di generazioni sarsinati. Come loro più che farla, la storia, l’ha nel bene e nel male subita: è il destino delle piccole realtà. E’ la Cattedrale di Sarsina, cuore pulsante della piccola città, vera e propria "Domus" cittadina. Se la sua imponente architettura non sfugge al visitatore, lo può il ricordo dei suoi costruttori, che la edificarono grande a fronte di una esigua popolazione, e quello dei suoi vescovi che nei secoli si sono costantemente impegnati a renderla sempre più decorosa e accogliente. Essa si erge sull'antico foro, luogo di incontro, di scambio e di dialogo, a cornice della tomba di Vicinio come a volerne perpetuare nel tempo la sua presenza evangelizzatrice, prima come "semplice cristiano" e poi come Pastore.

Purtroppo, di essa non possediamo più documenti che ne attestino la data di edificazione, ma i recenti restauri hanno permesso di collocarne l’edificazione intorno all’anno mille. A noi, oggi, la possibilità di celebrarne simbolicamente a livello ecclesiale e civile i mille anni della sua storia, lasciandoci da lei raccontare il suo passato di fede e d’arte, riappropriandoci di quei segni di pietra, cicatrici illeggibili di antiche ed eleganti forme cancellate dal tempo e dall’uomo. Tale occasione risulta essere il 50° anniversario dell’inizio del grande restauro della Cattedrale avvenuto nel marzo del 1958. Queste celebrazioni straordinarie, oltre ad essere importanti ai fini pastorali, sono una favorevole occasione per approfondire le poche informazioni possedute sull’edificazione e le mutazioni morfologiche della Cattedrale lungo i secoli, e per indagarne di nuove.

La Diocesi di Cesena-Sarsina si prepara a celebrare questo evento dedicando ad esso un intero anno giubilare, dal 25 Marzo 2008 alla Pentecoste del 2009, con particolari manifestazioni ecclesiali. Contestualmente l’Amministrazione comunale, di concerto con gli Enti istituzionali presenti sul territorio regionale e provinciale, propone nell’arco dell’intero anno giubilare una serie di eventi culturali che pongono in risalto il carattere storico-artistico della Basilica Cattedrale, dell’intera Città e del territorio circostante sin oltre i confini comunali.

Nel sito oltre a tutte le informazioni storiche e artistiche sulla basilica, si può trovare il programma di tutte le iniziative messe in cantiere per questo millenario.

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sabato 8 dicembre 2007

Progetto RAPHAEL

Il progetto RAPHAEL è nato nel 2002 come Progetto interuniversitario di rilevante interesse nazionale. Il suo nome è un acronimo derivato dal titolo inglese del programma di ricerca:

Rhytmic And Proportional Hidden or Actual ELements in plainchant

Il progetto, cofinanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e promosso dalle Università di Lecce, Padova, Pavia e Parma in collaborazione con la Fondazione Guido d'Arezzo intende indagare e divulgare, nella pluralità dei suoi aspetti e con il supporto delle tecnologie informatiche, un corpus musicale di primaria importanza per la conoscenza della musica italiana ed europea dei secoli dal XIV al XVIII: il cosiddetto canto fratto.

Il comitato scientifico del Progetto, composto dai professori Antonio Lovato (Università di Padova), Francesco Luisi (Università di Parma), Pietro Zappalà (Università di Pavia) e Marco Gozzi (coordinatore nazionale, Università di Lecce), ha deciso di dedicare la prima fase del progetto al censimento e alla riproduzione dei Kyriali italiani.

La ricerca fornisce dunque in questo sito la mappatura e la riproduzione integrale dei pezzi appartenenti ai Kyriali italiani derivati da manoscritti ed edizioni, repertorio assai interessante non solo per i gregorianisti, ma anche per chi si occupa di polifonia sacra dal XIV al XVII secolo.

Il sito permette di sfogliare i Kyriali (nelle due sezioni dei manoscritti e delle edizioni), come anche di ricercare qualsiasi componimento (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus) con riferimento ai repertori, attraverso la pagina di ricerca nei Kyriali.
(Elementi ritmici e proporzionali, nascosti o palesi, nel canto piano).
COS'È IL CANTO FRATTO
Il canto fratto è un tipo di canto cristiano liturgico eseguito con valori proporzionali: al contrario del cosiddetto gregoriano il cantus fractus possiede spesso una notazione con elementi mensurali, che indica con precisione il valore delle note.

Si tratta di un repertorio assai diffuso in tutta Europa e testimoniato da numerosi libri liturgici sia manoscritti sia a stampa, dal XIV al XX secolo, che riguarda soprattutto tre forme di canto liturgico: i Credo, gli inni e le sequenze. Nel Settecento il fenomeno dilaga e interessa tutti i canti dell'Ordinario della Messa (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei).

A questo repertorio, completamente trascurato dalla ricerca musicologica e dagli esecutori, un consorzio di Università italiane ha dedicato quattro anni di ricerca attraverso un Progetto interuniversitario di rilevante interesse nazionale (PRIN), cofinanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: il Progetto RAPHAEL.

Dopo quattro anni di ricerca si è pensato di rendere fruibili a tutti gli studiosi e gli appassionati di canto liturgico le riproduzioni dei Kyriali sinora fotografati, realizzando il progetto.
KYRIALI ITALIANI
Il sito permette di sfogliare i Kyriali (nelle due sezioni dei manoscritti e delle edizioni), come anche di ricercare qualsiasi componimento (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus) con riferimento ai repertori, attraverso la pagina di ricerca nei Kyriali.
ASCOLTI ED ESEMPI
Il canto cristiano liturgico conosce molto presto esecuzioni con valori proporzionali, soprattutto per quanto riguarda i testi metrici (inni e poi sequenze), ma nei primi anni del Trecento compare in Francia meridionale un nuovo tipo di repertorio che si diffonde rapidamente in Italia e poi in tutta Europa: in questo periodo si compongono infatti dei Credo con notazione mensurale, i più importanti dei quali sono il cosiddetto Credo Cardinalis e il cosiddetto Credo Regis o Apostolorum. Il primo è il più tipico esempio di canto fratto, citato spesso dai teorici musicali come prototipo del genere, tramandato da moltissimi testimoni a partire dal Trecento.

Per ascoltare alcuni esempi di canto fratto, visita la pagina degli ascolti.

PROGETTO KYRIALI ITALIANI

LE EDIZIONI

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I MANOSCRITTI

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domenica 18 novembre 2007

Centro Europeo di Studi Normanni

Il CESN – Centro Europeo di Studi Normanni (http://www.cesn.it) presieduto da Aurelio Cernigliaro, con sede ad Ariano Irpino, ha recentemente ripreso con più impegno le proprie attività (che avevano già dato luogo a importanti pubblicazioni) organizzando un congresso, un Corso di perfezionamento residenziale con cadenza annuale e soprattutto realizzando un articolato portale web che presenta diversi percorsi didattici sull’Italia normanna, un buon numero di fonti digitalizzate e l’utile strumento della “Bibliografia normanna”, che annota tutte le pubblicazioni a stampa relative ai Normanni in Italia meridionale.

Nel sito una vasta offerta di materiali, pubblicazioni, convegni, seminari, studi e ricerche oltre alle numerose attività di cui il Centro è promotore, tra le quali si segnalano per importanza le Settimane di Studi Normanni.

Il CESN, oltre a contribuire a numerose pubblicazioni al di fuori delle proprie collane, è Editore di cue Collane:
Fonti e Studi (Laterza Editore, Roma - Bari), diretta da Mario Carnevale, Errico Cuozzo, Ortensio Zecchino e Medievalia (Elio Serafino Editore, Avellino), diretta da Aurelio Cernigliaro, Errico Cuozzo e Ortensio Zecchino.

Non mancano la ormai consueta sezione di Link (Siti correlati), la Mailing List e un'Area Eiservata.

Il Consiglio Direttivo del CESN è composto da:
Aurelio Cernigliaro (Università Federico II Napoli), Presidente
Edoardo D'Angelo (Università "Suor Orsola Benincasa" Napoli)
Errico Cuozzo (Università "Suor Orsola Benincasa" Napoli)
Rocco Antonio Lombardi, Architetto
Vincenzo Pratola, Avvocato
Salvatore Tramontana (Università di Messina)
Giovanni Coppola (Università "Suor Orsola Benincasa" Napoli)
Anna Laura Trombetti Budriesi (Università di Bologna)

domenica 7 ottobre 2007

Progetto Pergamo

Il progetto, finanziato dalla Direzione generale per gli archivi e realizzato dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia, d’intesa con i soggetti proprietari degli archivi, nasce dall’esigenza di rendere fruibili agli utenti i fondi pergamenacei, non sempre facilmente accessibili, conservati in archivi di enti ecclesiastici, in archivi di privati e in archivi di enti pubblici pugliesi.

Dei documenti pergamenacei, appartenenti a tali fondi, inseriti nella banca dati Pergamo, sono consultabili sia le immagini digitali che le schede descrittive.


La banca dati è costituita dalle immagini digitali e dalle schede descrittive dei documenti dei fondi pergamenacei appartenenti ad archivi di enti ecclesiastici, di enti pubblici e di privati finora trattati (circa 8000 alla data attuale).


È possibile visualizzare i fondi pergamenacei per provincia.


Gli obiettivi del progetto Pergamo


Il progetto Pergamo è stato realizzato dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia allo scopo di costituire una banca dati dei fondi pergamenacei pugliesi nella quale i documenti pergamenacei, riprodotti digitalmente e schedati archivisticamente, siano disponibili ad una fruizione più agevole e allargata.


Pensato come strumento di accesso al patrimonio documentario, capace di rimediare alla mancanza di personale e ai limitati orari di apertura degli archivi, il progetto dispiega in pari tempo un efficace azione di tutela sulla materialità dei documenti dal momento che li sottrae alla manipolazione e ne preserva la memoria storica.


Finanziamenti


Il progetto Pergamo, operativo dal 1999, avviato con fondi residui del finanziamento straordinario previsti dalla Legge 145/1992 (giacimenti culturali) è attualmente finanziato con i fondi ordinari del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale degli archivi.


Fasi di attuazione


- Responsabile progetto: Domenica Porcaro Massafra, Soprintendente archivistico per la Puglia
- direzione tecnico-scientifica: Carla Palma, archivista di Stato direttore coordinatore
- responsabili tecnici: Giovanni B. L'Abbate (fino all’anno 2000), Riccardo Marino (dall’anno 2001).
Operatori:
Nella fase preparatoria il gruppo di lavoro della Soprintendenza e la ditta Solving s.r.l. hanno collaborato, ciascuno per le sue competenze, alla definizione e alla elaborazione del programma informatico per la costituzione e per la consultazione dell'archivio digitale delle pergamene pugliesi.

Nella fase di avvio sperimentale la riproduzione digitale è stata affidata alla ditta Solving s.r.l., la schedatura archivistica ad operatori professionali della cooperativa Progetto Cultura s.c.r.l.

Sono stati riprodotti e schedati cinquemila documenti su pergamena appartenenti a dodici archivi ecclesiastici e ad un archivio privato.

Nella successiva fase di attuazione si è reso necessario sviluppare nuovamente il software di acquisizione e di consultazione, lavoro eseguito dalla Unocom di Lopez Angelo & C. Alla stessa impresa, che ha curato la riproduzione digitale di materiale pergamenaceo, è stata affidata la gestione, la manutenzione e lo sviluppo del sistema informativo. La banca dati in tale fase si è accresciuta di circa duemilacinquecento documenti pergamenacei appartenenti a tre archivi ecclesiastici, già inclusi nel progetto, e ad un archivio privato.

La banca dati viene continuamente incrementata in relazione ai finanziamenti disponibili.


Soggetti partecipanti - convenzioni


Durante le fasi operative la Soprintendenza ha organizzato vari incontri di studio sui temi dell'accesso e della fruizione dei beni archivistici allo scopo di definire i termini di collaborazione tra l'amministrazione statale e i soggetti proprietari per la gestione e la valorizzazione della banca dati realizzata. In particolare, per quanto riguarda gli archivi ecclesiastici proprietari della maggior parte dei fondi pergamenacei riprodotti, si è reso necessario stipulare, tra il Soprintendente e ciascun Vescovo diocesano, sulla base delle Intese concordatarie tra Stato e Chiesa, una convenzione che detta le linee generali p
er l'utilizzo dell'archivio digitale.

Completano l'offerta del sito, la Guida alla consultazione (PDF), le modalità del Servizio riproduzioni, una vasta raccolta di Link utili.


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mercoledì 5 settembre 2007

Stupor Mundi





BENVENUTI NELLA "DOMUS" DI FEDERICO II DI SVEVIA:


www.stupormundi.it è nato nel 1997, quando Alberto Gentile ha avvertito il desiderio di coniugare la figura di Federico II di Svevia e i mezzi di comunicazione resi accessibili dalle nuove tecnologie.

Fin dall’inizio, il sito ha inteso condurre il più possibile alla realtà storica la figura di un protagonista che ancor oggi appare spesso vittima dei miti e dei pregiudizi maturati nel Basso Medio Evo: un periodo conflittuale, ricco di avvenimenti ancor oggi esposti a valutazioni contrastanti. In breve tempo, l’iniziativa è riuscita ad ottenere il contributo di collaboratori capaci di apportare le esperienze e i contributi culturali più diversi: studiosi, ricercatori, scrittori, giornalisti, semplici appassionati... uniti nell’unico desiderio di fornire un’informazione affidabile, che possa interessare il variegato popolo dei navigatori su internet.

L’apertura alla storia minore, sempre ancorata alle fonti e alle tradizioni più consolidate, specchio del costume duecentesco, consente di meglio comprendere il personaggio e il suo tempo.

Oggi il sito — continuamente aggiornato con notizie ed approfondimenti — è tradotto in varie lingue; i contatti che pervengono dimostrano l’interesse che solleva non solo in Italia.

Numerose e ricchissime le sezioni del sito: Storia, Storia Minore, Monumenti, Personaggi, Speciali, Approfondimenti, Links, Bibliografie, Recensioni.

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giovedì 9 agosto 2007

Medioevo:Roma.it

Il panorama attuale di Roma è sopraffatto dalle vestigia dell'Antichità, dagli edifici rinascimentali e barocchi e dalle lunghe teorie di palazzi successivi all'Unità d'Italia; eppure in città sopravvivono tuttora anche centinaia di testimonianze (magari poco o per nulla note) di epoca medioevale: torri, case, chiese e campanili, resti di antichi castelli. A queste testimonianze è dedicato Medioevo.Roma: centinaia di schede, fotografie, segnalazioni bibliografiche, pagine di letteratura medioevale, monografie, curiosità; tutto a tua completa disposizione!

Oggi ti consigliamo di iniziare la tua consultazione dalla sezione dedicata alle torri medioevali di Roma. Oppure potresti leggere una delle pagine di letteratura medioevale dedicate a Roma che abbiamo raccolto in Medioevo.Roma: per esempio, la novella anonima dell'Imperatore e del Romeo...
Tra le ultime novità del sito ti segnaliamo la nuova sezione dedicata all'urbanistica di Roma medioevale. Il primo contributo è costituito da un saggio dedicato alla via Lata nel Medioevo. Come è noto, l'odierna via del Corso ripercorre il tracciato delle antiche via Lata (all'incirca dall'attuale piazza Venezia a piazza Colonna) e via Flaminia (nel suo tracciato urbano). Il nuovo nome le fu dato intorno al 1467 da papa Paolo II Barbo che allargò e rettificò la strada antica. Rettificò? Ma noi sappiamo che l’asse antico via Lata-via Flaminia era già perfettamente rettilineo! Quindi se Paolo II rettificò, ciò sta a indicare che tale peculiarità doveva essere andata perduta in epoca postclassica... (continua >>>)
E poi: hai già scaricato la Bibliografia di Roma medioevale? 3000 referenze bibliografiche per un totale di oltre 170 pagine da stampare o consultare on line: ecco la nuova Bibliografia di Roma medioevale che Medioevo.Roma è lieta di mettere a tua disposizione gratuitamente! Aggiornata, ricca, interdisciplinare: la nuova Bibliografia di Roma medioevale è il punto di partenza ideale per ogni ricerca sul Medioevo romano!
Leggi infine la Relazione di presentazione del nostro sito (Uso e consumo di Roma medioevale sul web) tenuta al convegno «Medioevo Overlook» di Scarlino (GR) il 15 settembre 2001. Buona consultazione!

· Architettura ·
> Case e portici medioevali entro le Mura di Roma
> Chiese medioevali entro le Mura di Roma
> Torri medioevali entro le Mura di Roma
> Campanili medioevali di Roma
> Le Mura di Aureliano nel Medioevo
> La Casa dei Crescenzi
> La Casina del cardinal Bessarione
> Censimento dei Beni medioevali entro le Mura di Roma (553-1420)

· Urbanistica ·
> La via Lata medioevale. Un'ipotesi

· Arte ·
> Pietro Cavallini, Pictor romanus
> Medioevo sparito. Gli acquerelli di Ettore Roesler Franz

· Storia ·
> I papi nel Medioevo (476-1492)

· Letteratura medioevale ·
> Spicilegium - Antologia di testi medioevali dedicati a Roma

>
Cencio Camerario, Catalogo delle chiese di Roma
> Anonimo di Torino, Catalogo di Torino delle chiese di Roma
> Le miracole de Roma
> Anonimo Romano, Cronica

· Rassegne ·
> Bibliografia di Roma medioevale
> Libri & Cataloghi.
Recensioni
> Mostre & Musei. Recensioni

· Contributi esterni (*) ·
> Le Tenute agricole dei Templari romani
di E. Valentini
> La chiesa templare di S. Maria in Aventino
di E. Valentini
> La Torre delle Milizie
di E. Valentini
> Precisazione topografica. Su un recente libro di Franco Cardini di A. De Leonardis
> Le chiese di Roma menzionate nella lista dei doni di Leone III di A. De Leonardis

www.medioevo.roma.it - il sito di Roma medioevale
a cura di Fabrizio Alessio Angeli ed Elisabetta Berti
© 2001-2004 Roma (Italia) - Tutti i diritti riservati
E-mail: mailbox@medioevo.roma.it

Dal 9 settmbre 2007 il sito ha una nuova veste grafica (molto bella) e nuovi contenuti. Fateci un giro, merita!

martedì 31 luglio 2007

Eresie Medievali

EM - Eresie medievali si propone come centro di consultazione e divulgazione di strumenti di studio e fonti sulle eresie nel medioevo. Ha lo scopo di presentare in rete un repertorio di informazioni e documentazione utile alla conoscenza e all'approfondimento della storia ereticale, e offrire risorse valide agli studiosi.

Il sito nasce nel 2000 e da allora ha subito diverse trasformazioni. Negli anni si è arricchito di materiale di consultazione donato gratuitamente da diversi studiosi e da varie istituzioni. Di fatto, EM vive della buona volontà di coloro che sono per passione o per professione sono vicini ai temi ereticali e che mettono a disposizione il proprio tempo e i ftutti delle proprie ricerche.

EM - Eresie medievali vuole essere un manuale in rete, offrendo un mezzo per la conoscenza e la diffusione di studi di sicura qualità sul tema, un archivio ipertestuale che dia la possibilità di poter consultare strumenti essenziali. Da qui vorremmo che nascesse anche una stimolante occasione di dibattito e confronto tra gli studiosi.

L'intenzione è considerare la storia ereticale nel suo complesso, come espressione di un'epoca e di un preciso contesto religioso, spirituale e sociale.

Ad oggi, EM conta su più di 15000 accessi unici, diverse recensioni, una vocazione didattica e divulgativa che ha ricevuto la stima di studiosi e appassionati in Italia e all'estero, segnalazioni comparse su siti istituzionali e non, disponibilità alla collaborazione da parte di accademici ed esperti legati all'eterodossia medievale. Considerando le esigue risorse e il poco tempo disponibile per la gestione del sito, tutto ciò può essere considerato un successo.

EM - Eresie Medievali vive ed è aggiornato grazie al tempo e alla volontà messi a disposizione in maniera del tutto volontaria. EM, infatti, non ha fini di lucro, né proventi di alcun genere: semplicemente vive della passione storica.

Per collaborare con EM è sufficiente essere interessati ai temi legati all'eterodossia e alle finalità del sito. Forme di collaborazione ben accette sono le semplici segnalazioni (presenza di nuovi siti e materiale su web, nuove pubblicazioni, incontri e congressi, suggerimenti di vario genere).

Naturalmente, saremmo lieti di poter inserire sul nostro sito testi, articoli e altri contributi scritti. La pubblicazione verrà decisa dai curatori del sito. L'autore, in caso di pubblicazione, rimarrà proprietario del materiale inviato e potrà chiederne la cancellazione dal sito o pubblicarlo contemporaneamente o successivamente in altro luogo, e inviare successivamente, se lo riterrà necessario, versioni aggiornate.

Ogni contributo deve essere firmato, accompagnato da un titolo, da un breve sunto di presentazione (500 caratteri) e da una bibliografia essenziale.

La dimensione degli scritti non deve comunque superare i 20000 caratteri.

I testi dovranno essere inviati all'indirizzo eresiemedievali@libero.it in formato .txt, .rtf, .doc, .htm/html. Nel caso in cui siano presenti immagini queste dovranno esser state precedentemente salvate in formato .jpg o .gif e comunque di dimensione contenuta. In ogni caso è gradita la compressione dei file (.zip).

Eventuali file contenenti macro non saranno aperti e verranno subito cancellati per ragioni legate alla sicurezza.

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domenica 15 luglio 2007

Codice diplomatico della Lombardia medievale





Il patrimonio documentario lombardo tramandato dai primi secoli del Medioevo sino alla matura età comunale è notoriamente vasto e disperso; la vicenda storica – soprattutto dell’età moderna – ha comportato non solo la concentrazione di antichi archivi ecclesiastici e monastici nelle sedi di Archivi di Stato, ma anche una migrazione di materiali (a seguito di incorporazioni, smembramenti, vendite) verso luoghi assai lontani rispetto a quelli di originaria conservazione. A tutt’oggi, la rievocazione storica delle vicende e dei mutamenti (politici, istituzionali, ecclesiastico-religiosi, economici) che hanno caratterizzato i territori racchiusi dai confini attuali della Lombardia nell’epoca considerata, non ha potuto contare su un corpus omogeneo di fonti criticamente edite; il mosaico è caratterizzato da forti discontinuità, sia cronologiche sia di qualità delle edizioni disponibili.

Con questo Codice diplomatico si intende mettere progressivamente a disposizione degli studiosi – riproponendo nella nuova forma digitale edizioni già note, avviando nuovi cantieri, proseguendo nella ricerca di materiali inediti o poco conosciuti – in un unico ambiente e con alcuni indispensabili strumenti di ricerca, la documentazione d’archivio prodotta, conservata e tramandata da chiese e monasteri ‘lombardi’ o proveniente (ma a noi giunta soprattutto attraverso gli archivi di quelle stesse chiese e di quei monasteri) dalle cancellerie delle massime autorità politiche e religiose e dai comuni cittadini fra l'VIII e il XII secolo.

Il Codice diplomatico si lega alle attività di ricerca promosse dalla rivista Scrineum.

Con questo Codice diplomatico della Lombardia Medievale (CDLM) si intende mettere progressivamente a disposizione degli studiosi – riproponendo nella nuova forma digitale edizioni già note (di alcune si è appena fatta menzione), avviando nuovi cantieri, proseguendo nella ricerca di materiali inediti o poco conosciuti –, in un unico ambiente e con alcuni indispensabili strumenti di ricerca, la documentazione d’archivio prodotta, conservata e tramandata da chiese e monasteri ‘lombardi’ o proveniente (ma a noi giunta soprattutto attraverso gli archivi di quelle stesse chiese e di quei monasteri) dalle cancellerie delle massime autorità politiche e religiose e dai comuni cittadini fra l’VIII e il XII secolo. Lo schema adottato è quello del codice diplomatico territoriale; evidentemente con correzioni d’impianto rispetto al modello tradizionale che, sebbene risulteranno stemperate dall’architettura ipertestuale, mirano a rappresentare qualcosa di diverso da una semplice strategia tecnico-editoriale: sia perché è ormai solo la disponibilità sistematica di fonti vagliate ed edite criticamente a poter alimentare e potenziare la ricerca documentaria e medievistica in generale per i secoli anteriori perlomeno al XIII; sia perché questa sistematicità insiste e deve anzitutto insistere e concentrarsi su aree di tradizione documentaria e giuridica omogenea; sia perché sembrerebbero le stesse potenzialità della rete e dei linguaggi digitali a consigliare l’adozione di un simile obiettivo programmatico. Perlomeno da quest’ultimo punto di vista, e pur nella diversa genesi e nel diverso assestarsi dei progetti che si sono avviati un po’ dovunque in Europa, le tendenze si assomigliano, e non pare una casualità.

Sembra questo, e per certi aspetti lo è, un ritorno al passato. Si ricomincia da archetipi – i grandi codici diplomatici, le grandi collezioni storiche – cui siamo abituati a guardare con la tipica ammirazione che un’epoca non erudita manifesta di fronte ai frutti migliori e ai monumenti della stagione erudita. Che vanno assegnati, non occorre dirlo, a una precisa tradizione. Curiosamente, gli spazi aperti dalle cosiddette nuove tecnologie ne palesano l’attualità sul piano operativo, anche se poi, di frequente, questo piano inclina le responsabilità editoriali più sul lato dell’ingegneria informatica applicata che su quello del patrimonio storico-testuale. Ma questi archetipi, se sottoposti a una corretta traduzione e a un processo di aggiornamento e adeguamento di fini e procedure, se non verranno soltanto e semplicemente consegnati al bricolage iper- e multi-mediale, potrebbero precisamente contribuire al mantenimento e all’arricchimento di quella tradizione; e riconquistarsi, proprio in questa fase, non soltanto la dignità di un modello tecnico-operativo, ma quella di un autentico modello culturale.

Il progetto Codice diplomatico della Lombardia medievale (secoli VIII-XII) è stato avviato nel 2000. Da allora, grazie al sostegno finanziario garantito (in diverse fasi) da Regione Lombardia, Università degli Studi di Pavia, MIUR, Fondazione Cariplo, Amministrazione provinciale di Sondrio, si è già raggiunto il ragguardevole obiettivo di integrare, entro un unico contesto di consultazione e di ricerca, alcune migliaia di testi documentari, 'trattati' con metodo omogeneo sotto l'aspetto delle procedure di codifica e di rappresentazione.

Le pagine del sito sono state interamente riscritte in conformità agli standard correnti del World Wide Web Consortium:

  • XHTML 1.0 per la marcatura dei contenuti;
  • CSS 2.1 per la gestione uniforme dello stile (layout, aspetto tipografico e colori).

Abbiamo perseguito l’obiettivo di una piena fruibilità dei contenuti, indipendentemente dai dispositivi utilizzati per accedere al sito: abbiamo perciò evitato l’uso di tecnologie inutilmente sofisticate e limitato, per quanto possibile, il ‘peso’ delle pagine.

Il sito presenta nuove funzionalità, tra le quali segnaliamo:

  • gli indirizzi senza estensione .html, per una maggiore facilità di identificazione e citazione delle risorse;
  • un foglio di stile per la stampa delle pagine, per una migliore leggibilità dei testi su carta: se vuoi vedere come verrà stampata la pagina, scegli il comando di Anteprima di stampa dal menu File del browser.
Con le modifiche apportate ci auguriamo di avere reso il sito più accessibile e la navigazione più soddisfacente.

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venerdì 13 luglio 2007

Medieval Art in Pisa

il Museo virtuale presenta una panoramica completa del patrimonio storico artistico di una fra le più importanti città del medioevo italiano. Pisa nei secoli XI – XIII : un crocevia della cultura mediterranea in cui convivono l’eredità della tradizione antica e la nascita di una nuova cultura artistica. Oltre a monumenti famosi, un tessuto di opere d’arte piccole e grandi, una galleria di artisti, di architetture, di musei, e infine approfondimenti e suggestioni per una corretta comprensione del loro valore storico e culturale.

Tutto questo offerto agli studiosi, ai curiosi, ai turisti reali e virtuali, grazie a uno strumento semplice e intuitivo che offre molteplici possibilità di navigazione.

Tramite l'indice del sito è possibile accedere a tutti i documenti presenti nel "museo virtuale". L'indice è suddiviso per categorie di documenti, ad esempio le opere mobili, gli edifici, i testi storico artistici ecc...

Nel Museo Virtuale potete avere una panoramica del medioevo pisano attraverso le opere d'arte (pittura, scultura, architettura) realizzate nella città toscana tra l' XI e il XIV secolo. Tali opere possono essere consultate tramite ipertesti, immagini zoomabili e schede di approfondimento (tecniche, tipologie, autori, chiese, musei, inquadramento storico-urbanistico, ecc... ). In questa versione del prodotto sono attualmente presenti più di quattrocento ipertesti interamente consultabili.

Una ricca sezione di link utili completa la proposta di questo portale.

Vai al sito

sabato 7 luglio 2007

Itinerari Medievali

Benvenuti su Itinerari Medievali. Il sito vuole essere il luogo in cui si deposita parte dell'attività che fa capo alla cattedra di Storia medievale del Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Parma (prof. Roberto Greci). Pensato come palestra e laboratorio, il sito consente di avvicinarsi al Medioevo attraverso fonti, studi ed eventi culturali di diversa natura.

Itinerari Medievali offre diversi livelli di approfondimento: è infatti archivio di risorse per la ricerca, strumento di attenta divulgazione, sussidio didattico per studenti (medi e universitari) e per insegnanti (in formazione e in servizio).

Per la sua articolata fisionomia, Itinerari Medievali è aperto a collaborazioni con istituzioni accademiche, culturali, scolastiche nonché con enti locali e soggetti privati disposti a condividere le finalità del progetto.

Cosa offriamo

l menu di Itinerari Medievali si articola nelle sezioni indicate nella barra superiore del sito.

Collana mette a disposizione in versione integrale i volumi monografici e miscellanei che costituiscono la serie editoriale “Itinerari Medievali”, diretta da Roberto Greci per le edizioni CLUEB di Bologna.

Emilia Medievale è la parte del sito più propriamente orientata alla ricerca e offre allo studioso fonti, studi e strumenti utili per la conoscenza dell’Emilia nel Medioevo.

In Didattica l’obiettivo è puntato sull'insegnamento e sulla divulgazione scientifica, allo scopo di instaurare un proficuo legame con gli studenti universitari e tra università e scuola secondaria.

Appuntamenti
segnala congressi, mostre, presentazione di libri, stage, attività del curriculum medievistico del Dottorato di ricerca in Storia dell’Università degli Studi di Parma e della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario dell’Emilia Romagna (SSIS – Sezione di Parma).

Links
è un repertorio ragionato di indirizzi web connessi ai principali nuclei tematici del sito: Storia medievale, Didattica del Medioevo e Emilia medievale.

web: www.itinerarimedievali.unipr.it

lunedì 2 luglio 2007

Rievocare. Pagine di storia







Benvenuti in Rievocare!
Il primo Portale italiano e l’unico Periodico cartaceo ad occuparsi di Rievocazione Storica dalla preistoria al XX secolo

Rievocare nasce da un’idea di Susanna Tartari, titolare della Casa Editrice T.&T., con lo scopo di portare a galla tutti gli aspetti del mondo della Rievocazione Storica.
Grazie a questo progetto è stato possibile realizzare il primo censimento di Gruppi Storici.

Rievocare, vuole essere un punto d’incontro per tutti gli appassionati, gli operatori e i protagonisti della Rievocazione, della Ricostruzione Storica e dell’Archeologia Sperimentale.

Il Portale è un agile strumento di consultazione, al suo interno troverete: recensioni di Libri e Dischi, presentazioni di Mostre, Fiere e di Eventi rievocativi, un elenco in continuo aggiornamento di Gruppi Storici suddiviso per epoche di appartenenza, link ad Artigiani e Rivenditori.

Rievocare si dedica attentamente alla ricerca di nuove notizie e alla scoperta di nuove realtà Ricostruttive e Rievocative, al fine di trasmettere un'informazione specialistica e costantemente aggiornata.

La nostra redazione si avvale di collaboratori esperti che, attraverso le pagine del Periodico distribuito nelle edicole italiane, approfondiscono e sviluppano argomenti storici che sono i temi chiave affrontati all’interno del mondo rievocativo.

RIEVOCARE

T.&T. di Tartari Susanna
Via Circonvallazione, 119 - 44011 Argenta (FE)
Telefono e Fax 0532 804282
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giovedì 28 giugno 2007

Un sito per la Festa Medievale di Monteriggioni

La Festa Medievale di Monteriggioni si rinnova. Il Comune si affida al Consorzio Europeo per le Rievocazioni Storiche ed in più tutta la Festa sarà su un Sito Internet. Per l’edizione 2007 della Festa Medievale di Monteriggioni, infatti, si annuncia un progetto totalmente nuovo per la Toscana. Per la prima volta il Comune si è rivolto al CERS, il Consorzio Europeo per le Rievocazioni Storiche, un’organizzazione presente in varie regioni d’Europa che intende perseguire l’obiettivo della ricostruzione di eventi storici di vari periodi, realizzando eventi di grande suggestione e qualità. Grazie alla direzione artistica del CERS il programma e le scenografie sono state rivoluzionate ed è stato varato un progetto di due fine settimana (dal 6 all’8 luglio e dal 13 al 15) basati sui due assedi subiti dal Castello fondato dalla repubblica senese nel 1244 e nel 1478, entrambi falliti. È stato ripristinato l’uso delle monete antiche come mezzo di pagamento all’interno della festa, coniando il “grosso” presso la Zecca di Lucca. Verrà ricreata l’atmosfera della vita quotidiana dentro il castello, con mercati e artigiani, introducendo laboratori didattici e giochi per i bambini. Decine di spettacoli movimenteranno la festa, con musiche medievali, giocolieri ed artisti di strada. La collaborazione con le associazioni locali non verrà abbandonata e infatti ci sarà ancora una volta l’Agresto, lo storico protagonista delle edizioni passate, ed inoltre i ristoratori locali parteciperanno direttamente alla predisposizione dei “vettovagliamenti” degli ospiti. Quest’anno la sapiente regia del CERS consentirà di ammirare artisti che provengono dalle parti più disparate d’Italia, concentrandosi sulla rievocazione dell’assedio, che comincerà il venerdì dalla prime scaramucce per poi sfociare nella battaglia vera e propria del sabato e della domenica. Si terranno particolari dimostrazioni di tecniche militari diverse a seconda dell’epoca storica. Tutto il programma è consultabile sul sito www.monteriggionimedievale.it.